AMBIENTE E PENALE – I DUBBI INTERPRETATIVI SULLE MODALITA’ OPERATIVE DELLA NORMA NON ESCLUDONO LA COLPEVOLEZZA

Il chiarimento arriva dalla Cassazione, con la Sentenza del 11/07/2019 n. 30536.
Il mero dubbio sulle modalità di applicazione di una legge non può costituire motivo di esonero da responsabilità ma deve, anzi, spingere ad un atteggiamento di maggiore cautela nei comportamenti e, nell’incertezza, è più opportuno astenersi dal compiere qualsivoglia attività e attendere indicazioni certe e affidabili circa le modalità operative della normativa da parte degli organi qualificati.
Sempre in tema di reati afferenti la gestione rifiuti, altra sentenza della Cassazione (Sentenza del 10.07.19 n. 30397) chiarisce che il reato di cui all’art. 256, c. 4 del Dlgs 152/2006, che sanziona l’inosservanza delle prescrizioni contenute nell’autorizzazione, si configura anche con la semplice inosservanza delle stesse e non è pertanto necessario che il comportamento non conforme sia anche idoneo a recare un concreto pericolo o pregiudizio all’ambiente.

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